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Ho trovato un articolo che ritorna sul concetto di glocale, applicato ad una mostra itinerante:
L’artigianato come riscoperta e valorizzazione delle radici territoriali, anche nel variegato universo dell’arte contemporanea. Autoproduzione creativa, in perfetta linea col concetto di glocal. È questo il fil-rouge che attraversa “Il mondo della Puglia creativa”, mostra itinerante che parte dal bacino culturale pugliese e arriva a Bruxelles, presso la G-Galerìe Cafeterìe Rdch, nella sede del Parlamento Europeo. Una collettiva fotografica di 15 artisti, tra fotografi, scultori, disegnatori, grafici, designer, operatori culturali e artigiani, chiamati a rappresentare il potenziale creativo, in chiave contemporanea, di una delle più incantevoli regioni del Sud Italia. Il mondo delle arti applicate si declina in un’ottica aperta, di contaminazione culturale e stilistica, grazie a sedici gigantografie che catturano i gesti di artisti ed artigiani.
Il progetto espositivo, che ha una natura itinerante e ha scelto la capitale belga come tappa di partenza, è ideato dal collettivo “nomade” Sm-art lab, creatura della designer Valentina D’Andrea e dell’architetto Carla Pinto: un vero e proprio laboratorio nomade, un incubatore di collaborazioni, idee, contaminazioni, tutto orientato al mondo della creatività made in Puglia. L’intento? Dare un’occasione di visibilità europea alle realtà artistiche e alle potenzialità creative più innovative del territorio, troppo spesso confinate a una dimensione localistica e poco valorizzate oltre i confini regionali.
L’artigianato come riscoperta e valorizzazione delle radici territoriali, anche nel variegato universo dell’arte contemporanea. Autoproduzione creativa, in perfetta linea col concetto di glocal. È questo il fil-rouge che attraversa “Il mondo della Puglia creativa”, mostra itinerante che parte dal bacino culturale pugliese e arriva a Bruxelles, presso la G-Galerìe Cafeterìe Rdch, nella sede del Parlamento Europeo. Una collettiva fotografica di 15 artisti, tra fotografi, scultori, disegnatori, grafici, designer, operatori culturali e artigiani, chiamati a rappresentare il potenziale creativo, in chiave contemporanea, di una delle più incantevoli regioni del Sud Italia. Il mondo delle arti applicate si declina in un’ottica aperta, di contaminazione culturale e stilistica, grazie a sedici gigantografie che catturano i gesti di artisti ed artigiani.
Il progetto espositivo, che ha una natura itinerante e ha scelto la capitale belga come tappa di partenza, è ideato dal collettivo “nomade” Sm-art lab, creatura della designer Valentina D’Andrea e dell’architetto Carla Pinto: un vero e proprio laboratorio nomade, un incubatore di collaborazioni, idee, contaminazioni, tutto orientato al mondo della creatività made in Puglia. L’intento? Dare un’occasione di visibilità europea alle realtà artistiche e alle potenzialità creative più innovative del territorio, troppo spesso confinate a una dimensione localistica e poco valorizzate oltre i confini regionali.
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