Resource Fields
- Full address
- San Polo 2794, 30125 Venezia
- Timetable
- dal 1 aprile al 31 ottobre 10.00 – 17.00 (biglietteria 10.00 – 16.30) dal 1 novembre al 31 marzo 10.00 – 16.00 (biglietteria 10.00 – 15.30) Chiuso il mercoledì, 25 dicembre, 1 gennaio e 1 maggio
- Url
- http://carlogoldoni.visitmuve.it/
- Latitude
- 45.4381419
- Longitude
- 12.3240029
Resource Content
“Je suis né à Venise, l’an 1707, dans une grande et belle maison,
située entre le pont de Nomboli et celui de Donna onesta, au coin del
rue de Ca’ Centanni, sur le paroisse de S. Thomas” [Sono nato a
Venezia, nel 1707, in una grande e bella casa, situata tra il ponte dei
Nomboli e quello della Donna onesta, all’angolo della calle di Ca’
Centanni, nella parrocchia di San Tomà] . Così l’ottantenne Carlo
Goldoni – ormai a Parigi da venticinque anni – ricorda la sua casa
natale, in apertura dei Mémoires. Ca’ Centani, o Centanni, meglio
conosciuta come la “Casa di Carlo Goldoni”, fu eretta nel XV secolo e
conserva tutte le caratteristiche dell’architettura gotica a Venezia di
quel periodo. Particolarmente interessante, oltre alla facciata a
trittico sul canale con ricca quadrifora, l’ingresso da calle dei
Nomboli sul cortile con la suggestiva scala esterna a due rampe e
parapetto a colonnine in pietra d’Istria. Di proprietà della famiglia
Rizzo, venne in seguito affittata alla famiglia Centanni e fu allora
(sec. XVI) che ospitò una fiorente Accademia artistico-letteraria. Verso
la fine del ’600 vi si stabilì il nonno paterno di Carlo Goldoni, Carlo
Alessandro, notaio di origine modenese. La famiglia Goldoni rimase in
questa casa, in cui Carlo nacque il 25 febbraio 1707. fino al 1719.
Nel 1914 Aldo Ravà, insigne studioso del ’700 veneziano, il conte Piero
Foscari ed il commendatore Antonio Pellegrini acquistarono il palazzo
dall’ultima proprietaria, la contessa Ida Manassero Camozzo; l’idea era
quella di trasformarlo in una struttura museale da dedicare, in nome del
grande commediografo, a tutta l’arte drammatica italiana. Il progetto
si fermò a causa della guerra e, nel 1931, Ca’ Centanni fu donata al
Comune di Venezia affinchè fosse restaurata e destinata, modificando un
po’ l’idea originaria, a museo goldoniano e centro di studi teatrali. I
nuovi eventi bellici rallentarono i lavori di restauro, completati solo
nel 1953. Nel giugno di quello stesso anno la Casa fu aperta al
pubblico, ospitando un piccolo museo goldoniano e di cimeli teatrali
veneziani ma concentrando la propria attività soprattutto sul centro
studi e al costante incremento della sua biblioteca e dell’archivio.