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- Author
- Ori Brafman
- Pages
- 224 pages
- Date
- 2007
- Notes
- Obbligatorio
Resource Content
Che cosa c'è dietro il successo globale di Wikipedia, e-Bay e Skype? Che
cosa c'entrano i software per scaricare musica da Internet con gli
indiani Apache? Che cosa hanno in comune Al Qaeda e gli Alcolisti
Anonimi? La risposta a queste domande è nella contrapposizione tra
innovative "stelle marine" - prive di una struttura centralizzata e
caratterizzate da unità operative indipendenti - e "ragni" conservatori,
basati sulla gerarchia e su un'articolata catena di comando e
controllo. Le une, flessibili e adattabili alle circostanze, sono in
grado di riprodursi e svilupparsi anche se vengono parzialmente
danneggiate o distrutte e danno oggi sempre più filo da torcere agli
altri, rigidi e maggiormente prevedibili, nel business come in guerra.
Per sopravvivere e avere successo è necessario comprendere le
caratteristiche di queste stelle marine e valutare la possibilità di
adottare le loro "armi". L'inedita chiave di lettura, e le numerose
storie raccolte dagli autori durante un'estesa ricerca sul campo,
consentono di inquadrare in una prospettiva nuova e stimolante una serie
di fenomeni che stanno sconvolgendo l'economia e la politica mondiale:
dalla condivisione dei file musicali con il suo rivoluzionario impatto
sul mercato discografico, alle strategie per combattere il terrorismo
internazionale dopo l'11 settembre 2001.
Questo libro insegna a non dare per scontato che le società gerarchiche siano le uniche efficaci. Nella nostra tradizione occidentale, siamo sempre stati abituati a vedere organizzazioni "a ragno", mentre ci si sta rendendo conto che quelle "a stella marina" sono forse più valide. E grazie al libro sappiamo che queste ultime non sono un'idea nuova della generazione 2.0, perchè già le tribù indiane erano strutturate in questo modo.
Ovviamente, anche questo tipo di organizzazione ha degli svantaggi; si tratta solo di scegliere la struttura migliore per la nostra organizzazione.
Le metafore degli animali sono azzeccate, poichè descrivono i due tipi diversi in modo chiaro.
Interessante la spiegazione dei siti internet di condivisione, perchè sono integrati nella nostra vita virtuale, che sta diventando sempre più ampia, ma sono rimasta colpita soprattutto dalla parte su Al Qaeda, di cui non conoscevo molto.
Sono rimasta piacevolmente stupita da questo libro! L'ho divorato in poco tempo!! E' stato interessante capire le varie differenze tra il ragno e la stella marina. Il ragno rappresenta la classica organizzazione gerarchica, dove c'è bisogno di un leader (rappresentato figurativamente dalla testa del ragno) che abbia tutto sotto il suo controllo e comando e dai collaboratori (che vengono rappresentati dalle zampe del ragno), ma se a questo ragno, viene tolta una zampa, zoppica e se viene mozzata la testa muore. Una stella marina priva di una struttura centralizzata ma con unità operative indipendenti, riesce a sopravvivere anche se viene danneggiata, è in grado di riprodursi grazie anche alla sua flessibilità e adattabilità alle circostanze.
Ho scelto di leggere questo testo perchè non mi sono mai interessata molto a tutto ciò che riguarda Internet e a ciò che ci ruota intorno, se non per poche necessarie attività o per la ricerca di qualche informazione. Se da una lato si è rivelata una scelta giusta perchè ho scoperto molte cose che non sapevo, dall'altro mi si sono presentati molti interrogativi, in quanto tutto quello che sono le organizzazioni a rete, nella mia testa rimane avvolto da un alone quasi di mistero, come se la verità totale delle cose non fosse in mano a nessuno. Forse siamo troppo abituati ad avere tutto sotto controllo, a sapere il perchè delle cose, a conoscerne il funzionamento, che ci suona strano il fatto che non ci sia nessuno che, all'interno di queste realtà, ha il pieno dominio della situazione. Eppure queste organizzazioni funzionano, e come ci hanno dimostrato gli autori, per certi versi, funzionano molto meglio di altre organizzazioni centralizzate.
Sono due le questioni che hanno principalmente attratto la mia attenzione, che mi hanno stupito, su cui mi trovo a riflettere, e che, a mio avviso, rappresentato quasi dei paradossi.
Il primo punto riguarda la FIDUCIA che necessariamente coinvolge le persone che in qualche modo, e con diversi ruoli ruotano intorno alle organizzazioni decentralizzate. In più parti del testo si ripropone questo elemento: la fiducia che il catalizzatore, l'ideatore se vogliamo, di qualche nuova organizzazione riveste nei confronti di quelli che sono i membri dell'organizzazione stessa; la fiducia reciproca tra i membri stessi nello scambio di informazioni, l'onestà e il rispetto degli uni verso gli altri, che si tratti di persone che contribuiscono alla redazione delle voci di Wikipedia o di acquirenti di eBay. La mia riflessione riguarda il confronto tra questo e la società reale e concreta in cui viviamo quotidianamente. Nella società di oggi le dimensioni spazio-temporali sono cambiate rispetto al passato, e così le relazioni tra le persone. Gli “spazi” (fisici) vanno sostituendosi ai “luoghi” (virtuali) e, mentre negli anni addietro le dimensioni spaziali erano dominate dalla presenza, nel contesto attuale i rapporti sono tra persone assenti. I ritmi di vita sono frenetici, celeri e frammentari, il tempo è sempre declinato al presente e la dimensione temporale è caratterizzata da veloci e lontani collegamenti virtuali. Tutto questo si riflette anche sui rapporti tra le persone, lo spirito del consumismo domina anche i legami, che se una volta erano stabili e sicuri, oggi sono incerti e costantemente a rischio. “L'altro” purtroppo, per molti, è solo un mezzo per ottenere esperienze gradevoli e tornaconti personali momentanei, e questo sia nei rapporti di lavoro che nella vita privata. Ma allora il mio interrogativo è questo: come può essere che delle organizzazioni globali a rete, dove la gente non si conosce, dove la gente è lontana, dove ognuno ha i propri interessi e i propri bisogni, funzionino bene basandosi sulla fiducia reciproca e nella quotidianità invece è costantemente a rischio la fiducia nei confronti del vicino di casa o del collega di lavoro?
La seconda questione su cui mi sono soffermata a pensare riguarda invece la RESPONSABILITA'. Anche in questo caso il mio interrogativo è simile. Le organizzazioni decentralizzate a rete funzionano perchè responsabilizzano i membri della comunità, e questo pur non conoscendoli, pur non sapendo se agiscono in buona o cattiva fede, pur non conoscendone le competenze. Come può allora un'azienda di piccole dimensioni non riuscire a responsabilizzare (e dare fiducia) a 60 dipendenti, tutti direttamente conosciuti e selezionati in base alle competenze?
"Senza leader" propone al suo interno due sistemi per poter comprendere le organizzazioni, uno a forma di ragno e uno a stella marina.
Se graficamente rappresentiamo il ragno possiamo individuare metaforicamente che al posto della testa venga posizionato il leader che sostiene e comanda i movimenti e che se questo viene a mancare l'intera organizzazione è destinata a crollare, nel nuovo modo di strutturare l'organizzazione è proposta la stella marina, qui siamo di fronte ad un'assenza di leader e anche se uno delle sue punte non funzione le altre lavorano in modo tale che questa sia ricostruita.
Leggendo il libro e pensando alle organizzazioni mi risulta un po' diffcile pensare ad una struttura in cui viene a mancare il vertice.
Il paragone che il libro tratta, con Al Qaeda mi permette di capire come organizzazioni simili siano impossibili da eliminare.
Oggi molte informazioni passano attreverso l'internet e la comunicazione digitale, divenuto sistema principale.
Ora se dovessi paragonare i due tipi di organizzazione considero quella decentralizzata molto più resistene.
Questo libro l'ho trovato estremamente interessante, ma soprattutto attuale. Il tema di Internet, infatti, è uno dei temi che maggiormente ci interesssano al giorno d'oggi.
Inizialmente quando ho saputo che questo libro parlava di Internet non ero particolarmente entusiasta perchè pensavo dicesse le solite cose scontate che troppo spesso si sentono dire relativamente a questa questione.
Invece poi leggendolo ho avuto modo di ricredermi.
La comparsa di Internet, infatti, ha provocato un cambiamento profondo nel modo di pensare e intendere le organizzazioni fin nelle loro fondamenta. Gli autori, infatti, ricorrono all'utilizzo di due metafore per far capire la portata e l'importanza di questa "rivoluzione tecnologica".
Da un lato abbiamo la metafora delle stelle marine, ovvero di quelle organizzzazioni innovative, flessibili e prive di una struttura centralizzata che sono maggiormente competitive e in grado di riprendersi da situazioni di "crisi". In contrapposizione a questo tipo di organizzazioni troviamo i ragni, ovvero quelle organizzazioni conservatrici, rigide e prevedibili e che, proprio per queste loro caratteristiche, sono destinate ad avere la peggio rispetto alle prime.
Infatti la flessibilità e la capacità di adattamento danno una marcia in più al primo tipo di organizzazioni rispetto al secondo.
Insomma questo libro mette in evidenza come, al giorno d'oggi, sia possibile vivere all'interno di una comunità senza che ci sia necessariamente qualcuno che è al comando, un leader che detta le regole e che le fa rispettare.
Ritengo che questo sia un libro molto attuale e che spiega im modo attento la differenza tra due diversi tipi di sistemi organizzativi, ovvero le organizzazioni centralizzate e quelle decentralizzate.
Ho trovato molto interessante infatti il confronto tra i due diversi modelli di sistemi organizzativi spiegati in modo molto accurato tramite la metafora dei “ragni” e “stelle marine” . Il primo rappresenta l'organizzazione centralizzata di tipo tradizionale con leader, infatti il ragno è formato da testa (=leader) e dalle otto zampe (= collaboratori). Il secondo invece si identifica con l'organizzazione decentralizzata caratterizzata da adattabilità e flessibilità in cui le gambe sono indipendenti ma connesse tra loro e non vi è la presenza di un organo centrale al comando.
“… alla fine dovete riconoscere il quinto principio della decentralizzazione: l’organizzazione decentralizzata vi arriva di soppiatto alle spalle. Grazie alla sua capacità di mutare in tempi brevissimi ….” Sinceramente, questa cosa mi fa paura. Leggendo il libro ho scoperto cose che non sapevo, le altre che avevo sentito ma non ci ho mai riflettuto. Questo libro fa riflettere. Sembra leggero e semplice, di facile lettura, ma dentro nasconde tante verità che succedono nel mondo in modo nascosto. Parla di Wikipedia, di internet, di cose che usiamo ogni giorno in modo scontato. Presenta l’organizzazione a stella marina come il futuro. Dice alla fine: “appiattitevi o sarete appiattiti”. Consiglia: “se non puoi sconfiggerli, alleati con loro”. Io dico: va bene finché l’organizzazione a stella marina è Wikipedia che è di aiuto a tutti, ma se si tratta di una organizzazione di controllo e manipolazione di masse, cosa fare? Il libro dà già la risposta: “tagliate il braccio di una stella marina, è svilupperà un nuovo corpo.”
“Senza Leader” è un libro che mi ha lasciato senza ombra di dubbio stupita. E’ stato davvero divertente ed interessante leggerlo. Mi ha colpito moltissimo la flessibilità nella trattazione dei concetti. Non avrei mai pensato che si potesse partire dalla storia Atzeca, Incas o degli Apache per arrivare a parlare della struttura e della composizione delle organizzazioni odierne. Mettere sullo stesso piano una tribù indigena e la “pirateria musicale”? si, SI PUO’ FARE! Tempo fa, una grande insegnante mi disse: “Senza storia non sai nè il presente nè il futuro; se non sai la storia non conosci te stesso.” A dir la verità, è una frase logica, a primo impatto forse banale o standardizzata, ma se vista con occhi critici fa davvero riflettere. E’ dalla storia che dobbiamo interpretare il nostro presente, è dalla storia che si impara, è con la storia che si possono fare confronti, a volte forse un po’ bizzarri, come nel caso del libro in questione. Gli Apache, popolo primitivo riuscirono a sconfiggere i grandi “conquistadores”, popolo decisamente potente ed evoluto. Questi ultimi avevano un’ organizzazione centralizzata o coercitiva, caratterizzata da un leader, da un luogo e delle regole precise nella presa di decisioni, da un determinato tipo di ordine a livello gerarchico. Sono le classiche e tradizionali organizzazioni a cui siamo abituati a pensare. Gli Apache, invece li possiamo ritenere i precursori delle organizzazioni decentralizzate, dove non vi è la presenza di un leader precisamente identificato, non ci sono gerarchie; se e quando emerge, il leader ha un potere molto limitato: ogni componente è legittimato a prendere determinate decisioni. Il primo tipo di organizzazione viene definita “a ragno”, mentre la seconda viene nominata come “stella marina” per un preciso motivo: se si taglia la testa al ragno, questo muore; se si incide una stella marina questa si rigenera. Quando viene attaccata, un’organizzazione decentralizzata tende a diventare ancora più aperta e decentralizzata. Esempi di quest’ ultima sono E-Mule, Al Qaeda e Wikipedia. Alle volte però non è così semplice distinguere i due tipi di organizzazioni. Un sistema aperto, a par mio caratterizzante soprattutto la società odierna, ha molti punti di forza. Vi è infatti la presenza di un catalizzatore il quale da alla luce un qualcosa che nemmeno lui sa quanto grande può diventare; ha inoltre una notevole capacità di gestire positivamente le relazioni che si vengono a creare, basandosi soprattutto sulla fiducia (credendo davvero in persone che non solo non conosce, ma non ha neppure mai visto). Oltre a ciò è possibile rilavare una grandissima collaborazione tra i membri, capaci di comunicare e di affrontare piccoli grandi problemi in modo molto competente, grazie ad una buona dose di motivazione. Quest’ultima, secondo il mio punto di vista, sta alla base di tutto. Nonostante ciò, un’organizzazione a stella marina non è invincibile, anch’essa ha il suo “Tallone d’Achille”. Si ritiene l’organizzazione ibrida quella ideale perchè caratterizzata sia da un’impostazione a stella marina, sia a ragno. Grazie a questa struttura è in grado di trovare un giusto punto di equilibrio che assicura una posizione più competitiva lungo il continuum di centralizzazione/decentralizzazione. Un esempio ne è E-bay.