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Autore: Lorenzo Lotto
Titolo: San Nicola in gloria
Datazione: 1527/1529
Ubicazione: Santa Maria dei Carmini, Venezia
Tecnica: Olio su tela
L’opera viene commissionata da Giovanni Battista Donati, il quale aveva già preparato per l’opera una cornice in pietra d’Istria
Descrizione: Seguendo uno schema derivato dalle stampe di Dürer, Lotto impostò al centro il santo in gloria, con un'aureola luminosa che incornicia il volto rivolto verso l'alto, come durante un'ascensione. Attorno a lui si trovano tre angeli, che gli tengono il mantello aperto e reggono gli attributi (mitria, bastone vescovile e le tre palle dorate con cui salvò tre fanciulle povere dalla prostituzione), mentre sotto di lui si vedono san Giovanni Battista, patrono di uno dei committenti, e santa Lucia, della quale si conservava un dente nella chiesa dei Carmini; di essa si vedono gli occhi in una coppa, in basso a destra. I santi hanno gli occhi rivolti al cielo con espressioni patetiche, tipiche dell'intensificazione espressiva di Lotto. Giovanni è particolarmente sensuale, con il fianco nudo, mentre Lucia è avvolta in un panneggio vaporoso e dai riflessi cangianti, derivanti dall'influenza della scuola bergamasca. Nicola è al centro di direttrici orizzontali e verticali, con una statuaria monumentalità nella sua figura. In basso si dispiega uno straordinario paesaggio, con una natura inquietante che incombe su un'insenatura sul mare, con un porto, sferzata dal maltempo. Il paesaggio, mostra tutta l'influenza della scuola danubiana. Il piccolo san Giorgio che uccide il drago venne pure inserito per omaggiare uno dei due committenti. Il tono della pala è magniloquente e ambizioso. Molto originale è l'intonazione dei colori, basata sui toni freddi accostati in maniera dissonante, dal violetto all'arancio, dal verde turchese al blu intenso del cielo cupo di sfondo. L’innovazione in quest’opera è l'invenzione del paesaggio, un notturno modernissimo ripreso dall'alto, a volo d'uccello.